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Poesie:
Ornella Baragiola
Musica:
Ava Loiacono
Regia:
Sabine Uitz
Sabato 19 ottobre
ore 17.30
Villa Orizzonte
Castelrotto – Ticino
Prenotazione
obbligatoria:
+39 347 289 7395
Poesie in musica è un incontro tra due donne, madre e figlia, e celebra, attraverso un sodalizio artistico, un’unione profonda e spirituale.
Per oltre 60 anni chiuse in un cassetto, le poesie di Ornella trovano voce attraverso la musica di Ava.
Baragiola, Ornella (Riva S.Vitale 29.09.1919-Lugano 20.03.2012)
Insegnante, attivista, ludoterapista svizzera. Diplomata alla Scuola professionale femminile commerciale di Lugano nel 1936, nel 1939-40 insegna francese e inglese all’Istituto Sacro Cuore di München. Alla fine della guerra, lavora col Dono Svizzero a Berna come delegata della sezione «Italia» e fino al 1948 viene inviata in missione in diverse città italiane, in progetti di ricostruzione di strutture per l’infanzia, come il CEIS (Centro educativo italo-svizzero) a Rimini. In Italia, inizia un lungo percorso di autodidatta in psicopedagogia, che la renderà pioniere in ludoterapia. Nel 1953 collabora con Dario Fo e Jacques Lecoq alla creazione dello spettacolo “Il dito nell’occhio”; rinuncerà al debutto perché in stato interessante (di Ava). Si forma nelle tecniche di costruzione e animazione dei burattini con artisti cecoslovacchi e russi. A Roma, dove si stabilisce negli anni ’60, segue un’analisi junghiana. Lavora con la compagnia di Otello Sarzi sviluppando le tecniche del teatro dei burattini che applicherà nelle sue ricerche. Nel 1965 è di nuovo a Rimini con il CEIS, e qualche anno dopo apre il suo studio a Firenze, dove si occupa di bambini gravemente traumatizzati. Rientrata in Ticino a fine anni ’70, ha dato per diversi anni dei corsi di costruzione e animazione di burattini per la formazione continua di insegnanti di scuola dell’infanzia e elementare. Questo lavoro le ha permesso di fondare, assieme ad alcuni partecipanti ai suoi corsi, il Teatrino Tascabile (compagnia sciolta nel 2005 per fondersi con la Compagnia Il Funambolo, diretta da Mauro Guindani, suo nipote). Porterà l’insegnamento dei burattini anche alla Magistrale di Locarno (oggi SUPSI – Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana), formando le maestre di Scuola dell’Infanzia nelle tecniche di costruzione e animazione.
Lascia un’importante eredità di scritti: appunti sulle sedute terapeuriche, diari, copioni di pièces teatrali per l’infanzia e poesie.
