Il 20 agosto 2018 ha avuto luogo a Terme di Vallio (Brescia)
Lo Specchio
Variazioni Farsa tragicomica in due atti sulla scena del post-pirandellismo
Atto primo – Confronto diretto
Atto secondo – Moira e Dick, ovvero Il bambino diviso
Interpreti: Ava Loiacono e i suoi pupazzi
Testo e regia di Mauro Guindani
I pupazzi sono di Alejandro Corràl (Moira e Dick) e di Rossana Paganoni (Kasper) la maschera è di Mauro Graf
Figura chiave che lega i due atti fra di loro è la Burattinaia, la stessa che appariva nelle produzioni precedenti, Voci d`altre terre, I viaggi di Gwendolyn, L`arte della fuga.
Qui prende lentamente coscienza del suo ruolo e riflette sul senso del suo mestiere.
Kasper, il burattino più conosciuto nei paesi di lingua tedesca e in tutto il Nord dell`Europa, altrettanto popolare quando Arlecchino o Pulcinella in Italia,. è il personaggio col quale la Burattinaia si confronta durante il primo atto..
Chi dipende da chi ? Chi detiene il potere ? Personaggio popolare, sicuro di sé, poco differenziato, maschilista, sempre armato di un bastone, sempre vincente, la tradizione che sta alle spalle di Kasper è talmente forte, talmente ancorata, che la Burattinaia non può che piegarsi al suo volere, costretta a ripetere all`infinito sempre le stesse storie insulse che lui propone. Per dirla con Pirandello, qui il Personaggio vince su tutta la linea e la Persona sparisce dietro la sua maschera, diventa Nessuno, un Niente.
Voci d'altre terre
In un prologo, otto scene e tre intermezzi
Conferenza-dibattito sul fenomeno del ventriloquismo, con la partecipazione straordinaria della Dr. Gwendolyn Parsifal della Oxford University.
con Ava Loiacono
e Mauro Guindani
La nostra compagnia, il cui scopo è quello di non perdere una sola occasione per favorire lo scambio culturale fra il Ticino e il resto del mondo, si apre sin dall’inizio anche alla ricerca scientifica, specialmente quando questa tocca fenomeni che riguardano da vicino l'arte della scena.
La Dr. Gwendolyn Parsifal ci farà parte dei suoi studi e delle sue esperienze riguardo allo straordinario fenomeno del ventriloquismo, poco conosciuto da noi, ma da ormai parecchi anni al centro dell’interesse delle facoltà anglosassoni e degli Stati Uniti.
È questo che ci ha fatto prender contatto con la studiosa britannica, assidua frequentatrice delle nostre terre ma sempre in contatto attivo con l’ Università di Oxford, e sentitamente con quel nuovissimo ramo di ricerca chiamato Scienze fisiologiche, del quale lo studio della voce è parte integrante.
Praticare il ventriloquismo significa “parlare con il ventre” .
Ma è davvero questa la spiegazione scientifica di questo strano fenomeno, di cui numerosi studiosi fanno risalire le origini agli antichi oracoli greci e romani?
Quali altri meccanismi psico-fisiologici entrano in gioco? Da dove proviene davvero la voce?
A queste e ad altre inquietanti domande Gwendolyn Parsifal tenterà di dare una risposta esauriente.
Questo per quanto riguarda la parte teorico-scientifica della serata.
Ma non solo, perché il fenomeno del ventriloquismo, è direttamente legato all’arte della scena, che, come nessun'altra (e Pirandello insegna), pone sempre, che lo si voglia o no, la domanda fondamentale del rapporto fra illusione e realtà.
Sostenitrice indefessa della "pedagogia attiva", la Dottoressa britannica promuove il colloquio con il pubblico, suscitandone l’intervento e spronando il dibattito.
Questo dà naturalmente adito a sorprese: gli interventi e le tematiche affrontate si accavallano, spaziando ben oltre il tema proposto e mettendo in contatto fra di loro voci diverse da terre diverse su questa terra nostra del Ticino, terra di passaggio e di frontiera fra il Nord e il Sud.
PERSONAGGI
IL PRESENTATORE Capocomico
DR. GWENDOLYN PARSIFAL (GWEN) Ospite di riguardo
PATROCLO ANTONIO FAUSTO COPPIELLO Un immigrato napoletano
FILUMENA ANNUNZIATA PORFIRIA Sua moglie
RICHARD Figlio di Gwendolyn
SQUEAKING TOMMY Una voce squittente del 1796
RECENSIONI
Lo spettacolo, ampliato e completamente rimaneggiato, ha avuto una buonissima accoglienza di pubblico, stampa e televisione.
La Regione Ticino scrive, fra l'altro :
“Il ventriloquo è un illusionista. Proprio come il mago che fa apparire e sparire gli oggetti, egli produce voci «altre». Illude non la vista ma l’udito. Nel ruolo di una scienziata di Oxford, Gwendolyn (la bravissima Ava Husain, Teatro di Figure, musicista e insegnante di ritmica) spiega il fenomeno e lo interpreta per oltre un'ora, introdotta da Mauro Guindani. Regista e attore, Guindani dice del teatro che, dentro il teatro, parla di sé. Malgrado il continuo straniamento il pubblico è catturato dall'illusione. Lo spettacolo, tragicomico, è quindi dato. Ma c'è di più: i due attori - alternandosi sul palcoscenico e proponendosi anche fuori dallo spazio e dai tempi scenici (proscenio, prologo) - spingono gli spettatori su un'altalena, dentro e fuori la recita. Dalla finzione alla realtà e viceversa.”
La RSI (Radio-televisione della Svizzera Italiana), dal canto suo, commenta:
“Il «parlare con il ventre» è solo un pretesto, una metafora, incarnata dai due immigrati napoletani che irrompono sulla scena a scardinare le convinzioni della dottoressa Gwendolyn Parsifal. Discorso metateatrale, tragicomiche triangolazioni e rapporto con le generazioni che ci precedono e, soprattutto, ci seguono, si intersecano nello spettacolo-conferenza che non teme la sfida di affrontare anche temi difficili e impegnativi. I due napoletani, accanto alle canzoni e al sole della loro città,evocano infatti il tema della criminalità organizzata.”
Voices of other lands
with Ava Loiacono
and Mauro Guindani
Introduction
Our company, whose aim in not to lose the least opportunity to foster cultural exchanges between Canton Ticino (an Italian speaking section of Switzerland) and the rest of the world, opens from the start also to scientific research, especially when it concerns phenomena strictly regarding art on stage.
Dr. Gwendolyn Parsifal will tell us about her studies and her experiences in the extraordinary phenomenon of ventriloquism, little known in our part of the world, but a subject of interest among British and American Universities. This is what made us contact this British scholar, a keen visitor of our country, but in constant active contact with Oxford’s University and particularly with that extremely recent branch of research called Physiological Sciences, of which phonetical studies are an integral part.
To practice ventriloquism is to “speak with our stomach”. But is this the real scientific explanation of this strange phenomenon whose origins many scholars date back to the ancient Greek and Roman oracles?
What other psycho-physiological mechanisms come into play? Where does that voice really come from?
Dr. Gwendolyn Parsifal will try to answer this and other disquieting questions.
This concerns the theoretic-scientific part of the evening.
But not only, because the phenomenon of ventriloquism is directly bound to the art on stage which, as no other art (as Pirandello goes) always puts, whether one likes it or not, the fundamental question of the connection between illusion and reality.
A tireless supporter of “active pedagogy” this British scholar promotes talking to the public while kindling the interventions and spurring on the debate.
This naturally leads to surprises: the interventions and the themes faced piles up, ranging well over the subject in question and connecting different voices from different countries in this our land: Ticino, a through passage between North and South.
CHARACTERS
The Master of ceremonies
Manager of the Theatre Company
Dr. Gwendolyn Parsifal (Gwen)
Guest of honour
Patroclo Antonio Fausto Coppiello
Neapolitan immigrate
Filumena Annunziata Porfiria
His wife
Richard
Gwendolyn’s son
Squeaking Tommy
Squeaking voice from 1796
REVIEWS
The enlarged and completely rewritten show has had a very good reception from the public, the press and TV.
“La Regione Ticino” among other things comments:
“A ventriloquist is an illusionist. Just like a magician makes things appear and disappear, he produces “other” voices. He deludes not only by sight, but by hearing.
In the role of an Oxford scholar, Gwendolyn (the excellent Ava Loiacono), an actress, a musician and a teacher by Dalcroze’s method) explains the phenomenon and interprets it for more than one hour, following Mauro Guindani’s introduction. A producer and an actor himself, he says about the theatre that, within the theatre, it talks about itself. In spite of its constant estrangement, the public is seized by illusion.
The tragicomic show is then given. But moreover: both actors – taking turns on stage and also outside the stage’s space and time (stage box, prologue) – drive the audience on a swing in and out of the performance.
From fiction to reality and viceversa.

RSI (The Radio-Television of Italian speaking Switzerland) comments:
“To talk with one’s stomach is only an excuse, a metaphor, personified by both the Neapolitan immigrants, who burst on stage to take Dr. Gwendolyn Parsifal’s convictions off their fingers.
Metatheatrical words, tragicomical triangulations and a relationship with the preceding - and foremost – the following generations intersect one another in this talk-show, which does not fear the challenge to also deal with difficult and demanding themes.
Both Neapolitans, while recalling their town’s songs and sun, are evoking in fact the subject of organized crime.
L'arte della fuga
Ovvero: Solo andata per...?
Variazioni su un solo tema per un'attrice ed una papera inquieta.
con Ava Loiacono
e i suoi complici di scena
Testo e regia di Mauro Guindani
Presentation (english)
Présentation (français)
))
Variazioni punto contro punto per un'attrice e una papera inquieta
Pupazzi e attrice ventriloqua: Ava Loiacono
Testo e regia: Mauro Guindani
Pupazzi: Alejandro Corral e compagnia Il Funambolo Musiche: J. S. Bach, Bellini, Bizet, Verdi, Tchaikovsky Durata: 60 minuti
Età: dai 9 ai 99
Lilo è una papera inquieta, alla ricerca della sua identità.
Le papere non vivono soltanto a Paperopoli; le troviamo ormai dappertutto, come i cinesi, i turchi o gli americani, e sono arrivate anche da noi.
Ci sono, in sostanza, da sempre, e a volte si confondono con le oche, ma questo è un errore e fa parte di un altro discorso.
Il nostro paese, alla lunga, può sembrare ristretto e noioso; anche le papere hanno il diritto di evadere dal quotidiano, e persino le oche, se non vogliono diventar pecore.
Evadere significa cercare un altro luogo per poter essere altro; per esempio un canarino, e i canarini si sa, stanno alle Canarie.
Fedele alla sua linea di ricerca sul teatro, anche questa nuova tappa del cammino del Funambolo si serve dell'illusione e del suo smascheramento per mezzo del gioco dell'attore per porsi e porre domande sulla nostra realtà quotidiana.
Il tema di base questa volta è la fuga: quel movimento affannoso alla ricerca di chissà cosa che ognuno di noi una volta o l'altra nella sua vita prova, per magari perdersi e ritrovarsi. Come per i pezzi precedenti i mezzi sono ancora una volta i pupazzi e il ventriloquismo, ma questa volta sarà la musica a fare da filo conduttore, perché la "fuga" è anche una forma musicale molto rigorosa che attraverso i meandri del "ricercare" esplora tutte le possibilità di variazioni intorno ad un solo tema, per poi ritornarvi, forzatamente. Sulla falsariga del capolavoro di Bach, "L'arte della fuga" è un gioco di mani che suonano e parlano, si mascherano e si smascherano; un gioco fra la destra e la sinistra, fra il razionale e l'irrazionale, per ritrovare il centro, in equilibrio sul filo.